Da Bologna arrivano notizie confortanti per il settore immobiliare. Il secondo trimestre del 2009 ha fatto registrare, con un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il miglior risultato nazionale in termini di compravendite.
Il dato, tuttavia, si riferisce alla sola città di Bologna; già in provincia i risultati non sono stati altrettanto brillanti.
Quella registrata a Bologna, comunque, non dovrebbe essere una tendenza isolata, ma solo l’anticipazione di una ripresa ormai vicina anche a livello nazionale. Anche a Milano, ad esempio, si è registrata la stessa inversione di tendenze e, nel capoluogo meneghino, il mercato dell’immobiliare residenziale è cresciuto quasi del 4% (3,9% il dato ufficiale). Prendendo in considerazione solo il secondo trimestre di questo anno, hanno cambiato proprietario, a Bologna, ben 1.441 immobili residenziali rispetto ai 1312 del 2008.
Secondo quanto dichiarato da Luca Dondi, analista della società Nomisma, i dati sono la dimostrazione che, dopo aver toccato il fondo, il settore si sta, se non riprendendo, quantomeno stabilizzando. Un caveat però per chi può interpretare il tutto in maniera troppo ottimistica. A far risalire i numeri delle compravendite non sono gli acquisti fatti dalle famiglie, bensì dagli investitori che stanno approfittando di un momento in cui i prezzi di acquisto sono più bassi sapendo che comunque il mattone, come si sente spesso dire, è un investimento molto sicuro e i prezzi, di certo, torneranno a salire. Se si confrontano i prezzi di acquisto del 1998 con quelli attuali, usando come campione un appartamento di 70 mq ubicato in una zona semi centrale, a Bologna il valore è cresciuto del 57,1%, a Venezia del 57,8%, a Milano del 60,6% e a Roma, addirittura, del 62,7%.
Fonte: umm.it
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