giovedì 7 gennaio 2010

Usa: riparte lo shopping immobiliare



Crisi passata? A Manhattan c'è chi ne è convinto. La città e le sue proprietà immobiliari – soprattutto quelle residenziali – avrebbero «ormai superato la bufera», assicura Barry Sternlicht, l'amministratore delegato di Starwood Capital, società di private equity specializzata in investimenti immobiliari.
Il 49enne finanziere, che ha fondato il suo gruppo nel mezzo di un altro terremoto del mattone nel 1991, sostiene di crederci a ragion veduta. Attualmente ha un grattacielo sul mercato: una torre a Battery Park City, lungo la punta meridionale di Manhattan dove, dice, gli appartamenti «si stanno vendendo come cioccolatini». L'edificio battezzato con il nome di Visionaire, 35 piani costati 300 milioni di dollari, è stato disegnato da Pelli Clarke di Pelli Architects e inaugurato alla fine del 2008, in tempi difficili. Adesso, però, l'immobile in media trova più di un compratore alla settimana. In novembre le vendite sono state sei e, al momento, il 60% delle 250 unità disponibili ha trovato acquirenti. Negli ultimi tre mesi le vendite hanno ovunque accelerato il passo a Manhattan: in termini assoluti ne sono state contate 2.230, ancora in calo rispetto a quelle registrate nello stesso trimestre dell'anno scorso, ma aumentate del 45,6% sul secondo trimestre del 2009. Le scorte di abitazioni invendute, nel frattempo, si sono ridimensionate del 4,6 per cento. I prezzi, in realtà, stanno tutt'ora scendendo. Dai massimi raggiunti in passato, il calo ha raggiunto spesso il 30 per cento. Nel terzo trimestre di quest'anno (da luglio a settembre) il prezzo mediano, secondo la società specializzata Miller Samuel, si è fermato a 850mila dollari, registrando una flessione dell'8,4 per cento sui tre mesi precedenti. Simile il calo del prezzo medio, pari a -10,6%, raggiungendo 1,323 milioni di dollari. Il costo per piede quadrato è contemporaneamente scivolato sotto i mille dollari per la prima volta dal 2006, un trend registrato in tutti i quartieri: l'East Side ha mantenuto i valori più alti (916 dollari), battendo gli 857 dollari del West Side. Il nuovo ottimismo è ispirato dal recupero della finanza, pilastro dell'economia cittadina. Con la riscossa di profitti e bonus a Wall Street, le spese di lusso stanno risalendo la china. L'elenco si allunga con l'arrivo del periodo natalizio: vacanze da 15mila dollari nei Caraibi, orologi platino da 200mila dollari, aste d'arte e affitti di aerei privati. Fino agli appartamenti più prestigiosi, un segmento da sempre meno soggetto ai ribassi: il loro prezzo mediano è sceso, secondo i dati più recenti, soltanto del 2,9% in un anno, fino a 3,9 milioni di dollari. Anzi, la fascia d'alta gamma è risalita del 6,7% nell'ultimo trimestre se paragonata alla primavera. Numerosi sintomi indicano tuttavia che, anche qualora la convalescenza dell'economia cittadina trovasse conferma, eccessi immobiliari restano da smaltire e possono diventare segnali di nuove opportunità: tra queste, ad esempio, la vendita di abitazioni al miglior offerente attraverso aste che raccolgono le scommesse di centinaia di aspiranti proprietari. Nell'ultimo mese è stato il caso di indirizzi appena fuori da Manhattan, molto appetibili. Un esempio per tutti è il caso di The Locale, a Brooklyn nella zona di Greenpoint, con abitazioni rilevate per il 44% in meno del prezzo originale, ovvero per 272mila dollari. Oppure il Solaria, palazzo di lusso nel Bronx: qui un grande appartamento con quattro stanze da letto e quattro bagni è stato comprato per 1,7 milioni di dollari invece che per i 3,8 milioni di listino. A conferma della ripresa del mercato, un nuovo lieve incremento per i prezzi delle case negli Stati Uniti è messo in evidenza dall'indice S&p/Case-Shiller che ha registrato un +0,4% nel mese di ottobre rispetto al quello precedente (+0,2% a settembre). Si tratta del quinto rialzo consecutivo. Su base annua i prezzi sono ancora inferiori del 7,3%, ma comunque in recupero rispetto al -20% toccato negli ultimi mesi. Undici delle 20 città coperte dall'indagine hanno registrato un rialzo dei prezzi, otto una contrazione. L'incremento maggiore si é avuto a San Francisco (+1,7%).

Fonte: Il sole 24 ore.

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